Esposizione

DI TECNICA E DI ISTINTO

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incisioni di GIORGIA PILOZZI

testo a cura di Gianluca Tedaldi

16 giugno > 24 settembre 2022
INAUGURAZIONE GIOVEDI' 16 GIUGNO ORE 18

Pittura, disegno, sono termini che nessuno dubita di sapere cosa significhino: di certo, ne conosciamo i modi e i frutti. Ma non sappiamo fino a che punto quel Fare si innesti nell’anima dell’artista, se sia solo un esercizio o un misterioso cunicolo attraverso il quale l’identità stessa della persona venga alla luce o, all’opposto, chi guarda sia chiamato a percorrerlo in tutto il suo misterioso – o tortuoso – itinerario.Le immagini non sempre sono epidermide delle cose o dei viventi, a volte sono diari scritti e sigillati, spesso sono un succo di quel frutto strizzato dalla vita che è l’essere umano. Giorgia Pilozzi ha fatto per tempo la sua scelta di campo e nel prodigioso universo che ci ospita ha trovato il suo terreno di caccia. Il frutto della sua cattura di forme naturali e libere, selvatiche, è un’intensa somiglianza che precipita poi nei segni calcografici. Un presupposto. Quello che prende poi vita è il loro essere forze in libera competizione dove l’esito dei vari incontri è spesso lasciato in sospeso. Ciascun carattere è interamente descritto dalla sua forma naturale, come un destino di carne e Giorgia ne indaga con l’amore anche un po’ burbero il loro intimo mistero vitale.Alle sequenze travolgenti di inseguimenti si alternano confronti di predominio fra rivali o momenti di profonda riflessione. Come non vedere l’analogia con la vicenda umana, con la nostra “commedia” (ma anche dramma, tragedia…) che meglio filtra attraverso l’immedesimazione con quei protagonisti? I felini, i càpridi, i primati di Giorgia hanno un’immediata risonanza in chi li guarda. C’è però anche dell’altro nella biografia per immagini dell’artista. Anzitutto, il ricorrere di studi anatomici, il suo privato rovello nella cattura delle forme che, al vederle, sono straordinariamente persuasive ma solo al prezzo di un inoltrarsi per lungo tratto all’interno della “caverna” della solitudine di studio. Questa immagine della caverna è tratta proprio da una frase della stessa Giorgia Pilozzi che, affascinata dalla produzione delle figurazioni paleolitiche, s’immaginava la selvaggia determinazione di chi si addentrava per centinaia di metri nel buio di incerti passaggi fino al luogo del dipingere. In questo scenario (che possiamo solo immaginare) accanto all’avventura di veder nascere forme vive, l’antenata creatura-creativa doveva anche tener conto delle asperità della roccia, degli improvvisi precipizi, del buio cupo che assediava la sua piccola torcia. Forse anche questo compare nelle rappresentazioni di Giorgia, sia pure in forma simbolica. Le sagome geometriche – botole, porte, sfondi – che a volte chiudono le scene (soprattutto quelle più convulse) sembrano cesure spazio-temporali che ci avvertono di come ciò che si presenta sia solo un tratto del totale magmatico fluire della vita, da prendere con quel tanto di docilità che ci impone il mistero grande che si rappresenta. Tecnicamente, non c’è bisogno di dirlo, Giorgia Pilozzi è magistrale. Non solo nell’uso delle tecniche tradizionali dell’acquaforte/acquatinta ma anche nell’introduzione di numerose varianti (sia di impressione della matrice sia di resa al torchio) che paiono svilupparsi nel corso della creazione di queste immagini con la stessa spontaneità con la quale prende corpo la figura stessa. Una per tutte, vale la pena di citarla proprio per l’impressione di incredulità che ha prodotto su chi scrive: alcune delle stampe – monotipi – a colori sono state realizzate semplicemente con la rullata dello strumento per inchiostrare il linoleum. Di taglio, di piatto, con appoggiature varie, il risultato di questa sfida alla limitatezza dell’attrezzo spicca con una freschezza e un’efficacia memorabili.

Esposizione

CHANGES/CHANCES

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cambiamenti/opportunità

18 dicembre 2021 > 30 gennaio 2022
INAUGURAZIONE sabato 18 dicembre ore 18:00

Sono 18 gli artisti coinvolti nella mostra, che attraverso opere di diversa forma e fattura hanno raccontato se’ stessi con la tecnica dell’incisione, stampe d’arte e libri d’artista unici.

Ogni cambiamento è anche un’opportunità. Il tema è aperto all’interpretazione e al sentire personale. Un’idea che nasce da un’impulso di condivisione. Invitiamo a riflettere sulle problematiche che ci coinvolgono da ormai parecchi mesi e a fare un passo indietro, anche due, per cercare un punto di vista che guardi all’opportunità di un cambio di rotta! Sarebbe bello cercare nel confronto una visione comune e senz’altro avremo il piacere di accogliere diversi sguardi. Questo STOP che abbiamo avvertito in tanti come un forte cambiamento è stata forse l’occasione per qualcuno di guardarsi dentro e di guardarsi intorno; adesso abbiamo l’opportunità di proporre qualcosa di nuovo…Nel personale, nella propria individualità, ma anche a livello collettivo. 
 
Questo lo spunto da cui è nata la mostra Changes/Chances…il risultato è un’insieme ricco, colorato, espressivo e profondo, poetico e pieno di spunti interessanti. La visione non si è fermata alla superficie, ma ha scavato nel profondo, dandoci conferma di sfida accolta, occhi
e mani bisognosi di luce e di azione.
 
Luisa Baciarlini  |  Francesca Bellussi  |  Valeria Bertesina  |  Marina Buening  |  Virginia Carbonelli  |  Philippe Cardillo | Alessia Consiglio  |  Susanna Doccioli  |  Marcello Fraietta  |  Valeria Gasparrini  |  Roberto Gianinetti  |  Caroline Heider
Barbara Martini  |  Giorgia Pilozzi  Irene Puglisi  |  Gianluca Tedaldi  |  Usama Saad  |  Maria Semmer
 
Le opere a parete sono anche raccolte in un libro d’artista collettivo, fatto per l’occasione ed atto a raccontare la mostra anche in altra sede. Pensiamo sia doveroso dare spazio alla visione, che è pensata per essere itinerante e fruibile a tutti. Sarà possibile visitare la mostra sia dentro lo spazio a Trastevere (in questo caso si rispettano le vigenti disposizioni in merito al Green Pass), che all’esterno, sfogliando il libro-mostra che è stato realizzato per l’occasione e che raccoglie tutte le stampe originali realizzate in duplice copia ed i testi che le accompagnano.
 
Esposizione

ALFABETI RIFLESSI

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arte e scrittura oltre i confini

26 opere, nate dalla collaborazione di artisti di differenti paesi, testimoniano la ricerca di un linguaggio comune sull'arte incisoria

DAL 20 OTTOBRE 2021 AL 16 GENNAIO 2022

Presentazione stampa: 20 ottobre ore 10.00 – 12.00 Apertura al pubblico: 20 ottobre ore 12.00 – 19.00 Aperitivo offerto dall'azienda vinicola Casale del Giglio: ore 16.00 - 18.30

Dal 20 ottobre 2021 al 16 gennaio 2022, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sotto il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto culturale dell’Iran - arte e cultura della Persia e Istituto Polacco di Roma, avrà luogo nella Dipendenza della Casina delle Civette, Musei di Villa Torlonia, la mostra ALFABETI RIFLESSI arte e scrittura oltre i confini che presenta un lavoro corale sul tema della scrittura dove la cultura e le visioni di artisti provenienti da differenti paesi hanno potuto confrontarsi e trovare un linguaggio comune nella sperimentazione dell’arte incisoria. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.Le 26 opere realizzate a quattro mani racchiudono tutte una doppia identità creativa. La calligrafia araba, realizzata da Usama Saad, artista italo-egiziano, è stata utilizzata come quinta simbolica che accoglie la spiccata individualità con cui le artiste provenienti dal Bangladesh, Canada, Cina, Finlandia, Iran, Italia, Polonia, Tunisia e USA sono intervenute con proprie tecniche, stili e alfabeti diversi.L’iniziativa testimonia quanto una comunità artistica – che accoglie al suo interno mondi diversi e una prassi artistica collaborativa – possa contribuire al superamento della paura del confronto con qualcosa di stilisticamente e umanamente diverso, e creare così una visione del fare comunicazione creativa aperta al dialogo e capace di leggere la contemporaneità.

L’esposizione, realizzata dall’Associazione Culturale Stamperia Ripa 69, a cura di Ursula Bonetti e Usama Saad, verrà corredata da una serie di attività didattiche dedicate alle diverse tecniche di arte incisoria, tra cui laboratori per bambini e per adulti.

ARTISTI

Usama Saad

Arianna Angelini - Luisa Baciarlini - Takoua Ben Mohamed - Monica Jahan Bose - Gianna Bentivenga - Maria Pina Bentivenga - Virginia Carbonelli - Malgorzata Chomicz - Alessia Consiglio - Susanna Doccioli - Stefania Fabrizi - Valeria Gasparrini - Bahar Hamzehpour - Lingyi Hong - Sanna Maija Laaksonen - Antonella Leoni - Laura Peres - Giorgia Pilozzi - Maria Gabriella Quercia - Anna Romanello - Caterina Tedeschini - Maria Irene Vairo - Sarah Naomi Zakaib

Per info stampa: ursula.bonetti@gmail.com; g.gnetti@zetema.it

Musei di Villa Torlonia - Dipendenza della Casina delle Civette

Roma, via Nomentana, 70 - Orario: dal martedì alla domenica ore 9.00-19.00; 24 e 31 dicembre 9.00-14.00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Giorni di chiusura: lunedì, 1 gennaio. Ingresso gratuito per i possessori della MIC Card.

Esposizione

RRRRubber!

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mini-xilografie su gomma da cancellare

15 ottobre > 20 novembre 2021

INAUGURAZIONE Venerdì 15 ottobre ore 17

RRRRUBBER è un progetto di mini-xilografia su gomma da cancellare; gommografia, potremmo dire. Prevede una mostra collettiva e un libro d’artista realizzato con opere originali per potere svolgere la funzione di mostra libera ed itinerante.

In mostra le opere di:

Sara Andronico - Luisa Baciarlini - Marina Buening - Alessia Consiglio - Susanna Doccioli - Marcello Fraietta - Valeria Gasparrini - Roberto Gianinetti - Elio G. Mazzali - Giorgia Pilozzi - Gianluca Tedaldi

La Stamperia Ripa 69 vi invita a gustare queste deliziose mini composizioni. La mostra, organizzata dall’Associazione Luceombra tramite lo Studio d’Arte PecoraNera, e già inaugurata a Torri in Sabina (RI) lo scorso giugno, vede la ricca partecipazione dei soci della Stamperia. Pensiamo sia doveroso dare spazio alla visione, che è pensata per essere itinerante e fruibile a tutti. Sarà possibile visitare la mostra sia dentro lo spazio a Trastevere ( in questo caso si rispettano le vigenti disposizioni in merito al Green Pass), che all’esterno, sfogliando il libro-mostra che è stato realizzato per l’occasione e che raccoglie tutte le stampe originali realizzate in duplice copia ed i testi che le accompagnano.

“È fantastico, penso, realizzare un opera di dimensioni “tascabili” su un supporto così familiare quanto inusuale per l’incisione canonica. Poi riflettendoci mi sono reso conto che no, quel supporto lo abbiamo utilizzato tutti, i più non conoscendo ancora l’incisione, proprio sui banchi di scuola, magari per sopportare la noia dell’ultima interminabile ora di lezione, martoriandolo con la punta della penna o della matita per scavare un nome o piccole figure geometriche. 
Oggi poi, trovo fantastico anche che uno strumento nato con finalità opposte, quelle di correggere o eliminare un errore o un’imperfezione, sia utilizzato per scrivere, non solo un “pensiero” ma addirittura in libro”. Elio Mazzali